Pompei, nuove scoperte a Civita Giuliana: gli schiavi meglio nutriti dei “liberi”. Ritrovate fave, frutta e oggetti del lavoro servile.
Nuove scoperte emergono dalla villa di Civita Giuliana, a nord degli Scavi di Pompei, dove le ricerche archeologiche stanno restituendo un quadro sorprendente della vita degli schiavi romani.
Secondo gli ultimi ritrovamenti, questi lavoratori – considerati dai Romani instrumenta vocalia, “strumenti parlanti” – ricevevano una nutrizione in alcuni casi superiore a quella di molti cittadini liberi.
Le indagini, finanziate con 140mila euro nell’ambito della “Campagna nazionale di scavi” del Ministero della Cultura, sono documentate sull’E-Journal ufficiale degli Scavi di Pompei.
Fave, frutta e celle da 16 mq: la dieta degli schiavi
In una stanza al primo piano del quartiere servile sono state trovate anfore con fave, una delle quali semivuota, e un grande cesto di frutta – pere, mele o sorbe.
Integratori preziosi per uomini, donne e bambini costretti a vi…
