È un piccolo atto di sottomissione, mascherato dietro un gesto che sembra normale. Uno spaccato di illegalità che diventa servizio, con la paura che si trasforma in moneta. Parliamo dei parcheggiatori abusivi, di chi paga non per ottenere una prestazione, ma per evitare un problema. Una tassa sull’insicurezza, un compromesso che alimenta un sistema organizzato, con turni, quote e gerarchie.
Un’introduzione necessaria per raccontare quanto accaduto al Vomero, a pochi passi dall’ospedale pediatrico Santobono. Due nonni stanno correndo in reparto per riabbracciare il nipotino appena uscito dalla terapia intensiva. Le condizioni del piccolo sono migliorate, ma la preoccupazione è ancora tanta.
In quel momento, il parcheggiatore di turno, un 55enne già noto alle forze dell’ordine, si avvicina al nonno appena sceso dall’auto, parcheggiata regolarmente sulle strisce blu.
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